Catoptrofobia: 4 idee. Perdere la paura |

La catoptrofobia comporta la paura degli specchi. Scopritene i sintomi, le cause e il trattamento.

La catoptrofobia, nota anche come eisoptrofobia o spettrofobia, è una paura irrazionale e intensa che una persona prova quando vede la propria immagine in uno specchio. Per questo motivo, è qualcosa che provoca panico o terrore. Allo stesso modo, indipendentemente dall’oggetto che provoca l’intensa paura, l’ansia è il fattore comune e l’epicentro della catoptrofobia.

La paura degli specchi può essere una manifestazione di problemi di ansia più ampi. Ecco perché gli specchi diventano un fattore scatenante degli attacchi d’ansia.

Questo aspetto è legato al pensiero superstizioso, in cui si crede che vedere la propria immagine riflessa in uno specchio possa portare a qualcosa di negativo e, allo stesso modo, se lo specchio si rompe. È importante tenere conto dell’aspetto culturale. Sintomi della catoptrofobia:

Sudorazione.
Sensazione di soffocamento e mancanza d’aria.
Tachicardia.
Voglia di scappare e di evitare gli specchi.
Vertigini e nausea.
Paura e ansia intense.

Perché si verifica questa paura?

Le cause possono essere diverse, ma spesso sono legate a esperienze traumatiche avvenute in passato:

Cause:

La maggior parte delle fobie inizia nell’infanzia, nell’adolescenza o nella prima età adulta.
Esperienze negative, genetica, comportamenti appresi, struttura del cervello.
Possono essere causate da una situazione stressante, un evento traumatico. Possono anche essere imitate da un membro della famiglia che ha una fobia.
Paura dell’ignoto.
Credenze culturali o religiose: in alcune religioni può causare paura.
Rifiuto della propria immagine. Quando non abbiamo una visione adeguata di noi stessi, ma piuttosto il contrario, quando ci vediamo riflessi in uno specchio, ecco che rifiutiamo il nostro corpo e diventiamo ossessivi. E, d’altra parte, può essere parte di un disturbo mentale più grave.

Come superare la catoptrofobia?

È possibile eliminare la paura attraverso dei trattamenti.

Trattamenti:

Mira a eliminare la paura, a disimparare ciò che è stato appreso e ad apprendere altri modi di affrontare il problema.
La proposta terapeutica più efficace oggi è la terapia di esposizione. Consiste nell’esporre gradualmente la persona agli stimoli temuti, in modo che si desensibilizzi progressivamente. Allo stesso modo, si insegnano strategie di gestione dell’ansia e si ristrutturano i pensieri disadattati e irrazionali.
In questo modo si recupera l’autostima e la fiducia in se stessi; in definitiva, si può avere il controllo su ciò che accade, eliminando così i limiti che il disturbo stesso fa imporre alla persona.
Possono essere trattati anche con farmaci.

Definizioni:

Catoptrofobia: “paura irrazionale e morbosa degli specchi. Conosciuta anche come eisoptrofobia, è un tipo particolare di paura in cui le persone hanno paura di guardare gli specchi, di passare davanti agli specchi o di riflettersi in essi”.

Ansia: “L’ansia è un meccanismo di difesa naturale dell’organismo contro stimoli esterni o interni che vengono percepiti dall’individuo come minacciosi o pericolosi ed è accompagnata da una sensazione sgradevole o da sintomi somatici di tensione.”

Paura: “La paura è un’emozione spiacevole causata dalla percezione di un pericolo, reale o presunto, presente, futuro o anche passato”.

“È un’emozione primaria derivata dalla naturale avversione al rischio o alla minaccia, che si manifesta in tutti gli animali, compresi gli esseri umani. La massima espressione della paura è il terrore. Inoltre, la paura è correlata all’ansia”.

Specchio: “È una superficie levigata sulla quale, dopo averla colpita, la luce si riflette seguendo le leggi della riflessione”.

“Gli specchi sono oggetti che riflettono quasi tutta la luce che colpisce la loro superficie, grazie a questo fenomeno possiamo osservare la nostra immagine in essi”.

Ricordate che se avete uno dei sintomi sopra citati, potreste soffrire di catoptrofobia ed è importante che cerchiate un aiuto professionale.